In vista del prossimo Convegno "Uea per l'Expo", in programma a Lucca, sabato 30 maggio, le riflessioni del consigliere Uea Alfonso Santangelo sui temi chiave dell'incontro
Ci sarà nei prossimi secoli cibo a sufficienza per sfamare tutte le bocche del Pianeta? Saremo in grado di mettere in campo politiche atte a salvaguardare il Mondo affinché continui a fornire i generi alimentari che ci consentono la sopravvivenza? Sono queste le domande a cui dovrà dare una risposta Expo 2015 che avrà inizio fra pochi giorni a Milano. Sono questi gli interrogativi a cui dovremo fare fronte attraverso atteggiamenti sostenibili, tecnologie avanzate e politiche nuove. E proprio alla luce di tali riflessioni che si inserisce Uea, Unione Europea Assicuratori, che ha ottenuto da Expo 2015 il patrocinio gratuito per il riconoscimento del valore scientifico e culturale della sua iniziativa. Uea, infatti, si prefigge come obiettivo quello di far fronte ai rischi frode della filiera enogastronomica.
Il Made in Italy rappresenta un segmento fondamentale della nostra economia. L'export alimentare ha prodotto nel 2014 ben 27 miliardi di euro con un incremento rispetto all'anno precedente di +3,5%. Per il 2015 il presidente di Federalimentare, Luigi Scordamaglia, intervistato dal Sole 24 Ore, si attende un ulteriore incremento del 5,5% per arrivare al 50% nel 2020. Le ragioni di tale successo sono molteplici: l'euro basso, la politica di promozione del Made in Italy messa in campo dal Governo, la genuinità dei nostri prodotti. Questo sforzo, però, rischia di essere vano se non si combatte seriamente il fenomeno della frode alimentare. Ogni settimana in Europa, ha precisato Mario Cipriano delegato distrettuale Uea Emila Ovest, si registrano 22 ritiri dal mercato di prodotti alimentari perché avariati, alterati o falsi. In America il numero sale a trenta. Il controllo della produzione alimentare, dalle origini fino al bancone del supermercato, attraverso anche un corretto uso delle etichette, è fondamentale. Di questo si è discusso lo scorso 20 marzo a Matera in occasione del primo Convegno "Uea per l'Expo" fortemente voluto dal presidente Roberto Conforti – che ha chiuso i lavori - e dal vicepresidente Francesco Barbieri, che in qualità di chairman dell'evento, ha moderato l'intero convegno. Il settore agroalimentare è vulnerabile, necessita, come sottolinea Giuseppe Tancredi, delegato distrettuale Uea Basilicata, “di una gestione del rischio integrata, trasversale e altamente qualificata”. Il fenomeno della contraffazione, infatti, provoca danni enormi al Made in Italy e da questo punto di vista il ruolo delle assicurazioni può risultare fondamentale. “Le compagnie assicurative - come ha spiegato Giuseppe Villa, consigliere Uea – possono inculcare negli imprenditori del settore una cultura del rischio consapevole e volta a far comprendere l'importanza di processi e strutture che tutelano i nostri prodotti”.
La frode nel settore alimentare può essere combattuta anche attraverso consorzi e organizzazioni di produttori. L'unione di più aziende, aggiunge Michele Ottati, assessore alle politiche agricole della Regione Basilicata, “consente una maggiore competitività, l'accesso a migliori tecnologie, un migliore posizionamento sul mercato e una riduzione di ciò che si chiama “danno reputazionale” o “danno identitario”.
Il piccolo produttore che vede il proprio brand contraffatto subisce un danno dal quale difficilmente riuscirà a riprendersi. Occorre, dunque, creare rete, istruire gli imprenditori a far fronte alle contraffazioni e a non cedere alle tentazioni nonostante la crisi. Le PMI provano da tempo a inserirsi nel mondo dell'export, ma cercano sempre di farlo unendo le forze e, laddove possibile, appoggiandosi a grandi realtà in modo da limitare i danni. Un aiuto sostanziale arriva dai grandi supermercati. Queste catene, presenti ormai in tutta Europa e non solo, permettono agli imprenditori di portare sugli scaffali i propri prodotti con sforzi economici ridotti. In tal modo anche il piccolo riesce a varcare i confini nazionali in modo protetto, senza, si spera, incorrere in contraffazioni. I grandi store accertano, generalmente, i prodotti che acquistano. D'altronde, come ha chiarito Andrea Pulvirenti, docente all'Università di Modena nel corso del convegno Uea “un alimento è tale se è sicuro”.
Il dibattito iniziato a Matera riprenderà e sarà ampliato in occasione del Congresso nazionale Uea che si terrà a Lucca il prossimo 30 maggio. "Il trasferimento al sistema assicurativo dei rischi della filiera dei prodotti enogastronomici di qualità", questo il titolo del convegno, si prefigge come obiettivo l'approfondimento e l'analisi dei fenomeni fraudolenti nel settore agroalimentare. Un argomento di attualità che costituisce il contributo scientifico e culturale di Uea alla grande manifestazione di Expo 2015.