CON LA COLLABORAZIONE DEL DIPARTIMENTO DI ECONOMIA DELL'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA
Disponibile in questa pagina la registrazione audio del convegno e le slide dei relatori
Si è concluso il 51° Convegno Nazionale UEA, tenuto a Perugia il 17 novembre 2025, presso il Dipartimento di Economia dell'Università degli Studi di Perugia. Incentrato sul tema "L'evoluzione dell'agenzia assicurativa: nuovi modelli, tecnologie e strategie per affrontare il futuro", l'evento ha visto la partecipazione di esperti e rappresentanti istituzionali, con l'obiettivo approfondire le trasformazioni che stanno interessando la professione degli intermediari assicurativi e le nuove sfide che il mercato pone.
Una scelta non casuale: mettere fianco a fianco studio e professione, ricerca e operatività, rappresenta oggi un passaggio fondamentale per leggere un mercato che cambia.
I saluti istituzionali hanno aperto il Congresso sottolineando il valore della collaborazione tra mondo accademico e professione assicurativa. Il moderatore della mattina, storico socio UEA, Vittorio Brambilla di Civesio, ha posto l'accento sull'importanza di mettere in dialogo ricerca economica, analisi dei dati e sistemi di gestione del rischio, ringraziando il Dipartimento di Economia degli Studi di Perugia che ha ospitato la giornata odierna.
Il Presidente UEA, Mario Cipriano, ha ribadito il significato profondo della giornata: costruire un ponte stabile tra formazione universitaria e intermediazione professionale, offrendo agli studenti una visione concreta del settore e mostrando come l'attività dell'intermediario non sia solo tecnica, ma profondamente sociale.
Un richiamo forte è stato dedicato al tema della fiducia, valore cardine che unisce imprese, intermediari e clienti e che rappresenta la vera “infrastruttura” del mercato assicurativo.
È intervenuto anche il Dott. Umberto Guidoni (ANIA), che ha offerto un quadro aggiornato del contesto macroeconomico e dei rischi emergenti. Ha ricordato come la professione dell'intermediario sia oggi più strategica che mai: una figura evoluta, chiamata a tradurre complessità, orientare scelte consapevoli e accompagnare famiglie e imprese nelle decisioni che riguardano benessere, protezione e stabilità finanziaria.
I saluti hanno quindi introdotto una giornata dedicata allo scambio, all'approfondimento e alla crescita comune, in un clima di sincera collaborazione tra istituzioni, accademia e professione.

Il rischio come linguaggio comune tra impresa e intermediazione
La sessione mattutina è entrata subito nel vivo con la relazione del Prof. Loris Lino Nadotti, che ha offerto una lettura nitida delle vulnerabilità delle PMI italiane, spesso caratterizzate da una gestione “intuitiva” dei rischi e da una forte personalizzazione delle decisioni. In questo contesto, l'intermediario assicurativo assume una funzione strategica: aiutare l'impresa a trasformare l'incertezza in conoscenza e la conoscenza in scelte di protezione adeguate.
Un tema ripreso anche dalla Prof.ssa Manuela Gallo, che ha portato dati preoccupanti sul livello di alfabetizzazione finanziaria e assicurativa degli italiani. Scarsa pianificazione, poca consapevolezza dei rischi futuri e sottoutilizzo degli strumenti previdenziali rendono il ruolo del consulente ancora più cruciale. «L'intermediario – ha ricordato Gallo – è una figura educativa oltre che tecnica: un interprete del futuro finanziario delle persone».

A seguire siamo entrati nel cuore dei dati, del marketing e delle nuove generazioni attraverso l'intervento della Dott.ssa Giulia Monteverde che ha approfondito il tema della segmentazione e della lettura dei comportamenti di consumo in un mercato sempre più guidato dalla digitalizzazione. Il focus sul pubblico under 35 ha posto l'accento su un'esigenza chiara: le agenzie devono sviluppare competenze nuove, capaci di leggere emozioni, ansie e aspettative dei clienti giovani, non solo le loro variabili economiche.
La presentazione della Fondazione Educazione Assicurativa Tancredi, a cura del suo fondatore Giuseppe Tancredi, ha portato l'attenzione sul valore sociale dell'educazione al rischio. Un messaggio ulteriormente rafforzato dal Prof. Pierpaolo Marano, che ha rimarcato come l'intermediario resti una figura insostituibile nell'orientare scelte consapevoli, in un'epoca che tende troppo facilmente a confondere semplificazione e disintermediazione.
La mattinata si è chiusa con l'intervento di Nicolò Alberio (CNP Assicura), che ha analizzato la gestione dei rischi finanziari nelle imprese, portando casi concreti di passaggi generazionali mal pianificati e illustrando come gli strumenti assicurativi possano rappresentare un presidio decisivo di continuità aziendale.

Pomeriggio: Opportunità e Sfide dell'IA nel Settore Assicurativo
La sessione pomeridiana ha condotto i partecipanti nel cuore del tema più discusso dell'ultimo biennio: l'intelligenza artificiale. Grazie al contributo di Emilio Billi, matematico e imprenditore della Silicon Valley, il pubblico ha potuto comprendere la portata reale dei modelli di nuova generazione.
Billi ha spiegato come, negli ultimi anni, l'AI sia passata da algoritmi statistici a sistemi capaci di interpretazione semantica del linguaggio e gestione di miliardi di informazioni, aprendo scenari finora impensabili per l'intermediazione assicurativa.
Il punto chiave emerso è stato chiaro: la tecnologia non sostituisce l'intermediario, ma ne amplifica la capacità professionale. Il valore umano – empatia, ascolto, interpretazione dei bisogni – resta il cuore del mestiere; l'AI può diventare invece un vero “assistente aumentato”, capace di leggere normative complesse, analizzare set di dati estesi, verificare coerenze contrattuali e suggerire soluzioni.
È una rivoluzione che richiede metodo, formazione e consapevolezza: l'intermediario del futuro dovrà saper governare la tecnologia, non subirla.
E sempre in tema di "governare e non subire", particolarmente apprezzato anche l'intervento della coppia tecnica di Allianz, Andrea Molteni e Daniele Bettoni, ha posto l'accento sul rischio cyber, evidenziando come gli attacchi informatici riguardino sempre più spesso realtà medio-piccole, comprese le agenzie. La sicurezza informatica diventa così un tema imprescindibile non solo per le imprese clienti, ma per gli intermediari stessi, chiamati a gestire dati sensibili e a garantire continuità operativa.

Conclusioni: un ponte tra professione, accademia e futuro
Nelle conclusioni finali, il Presidente UEA ha sottolineato come la giornata abbia evidenziato una trasformazione in atto: nuovi modelli di agenzia, nuovi strumenti tecnologici, nuovi rischi e nuove esigenze dei clienti. La sfida, però, resta invariata: mettere la tecnologia al servizio della relazione, non il contrario.
Cipriano ha ricordato che l'intermediazione assicurativa continuerà a distinguersi per la capacità di ascoltare, interpretare e accompagnare, valorizzando trasparenza, correttezza e responsabilità — pilastri che da sempre contraddistinguono UEA.
L'innovazione, ha spiegato, non è un traguardo tecnico, ma un percorso culturale: richiede mentalità aperta, formazione continua e collaborazione tra tutti gli attori del mercato.
UEA continuerà a essere un punto di riferimento in questo percorso, sostenendo gli intermediari con iniziative, confronto e strumenti di crescita professionale.
Con un ringraziamento sentito ai relatori, ai partecipanti e ai partner istituzionali, il Presidente ha dato appuntamento al prossimo Congresso, rinnovando l'impegno dell'associazione a guidare il cambiamento con visione e responsabilità.
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