Nella giornata di ieri è venuto a mancare Vittorio Zenith.
Agente da trentacinque anni, socio Uea dal 1991 e membro del Consiglio Direttivo, ricopriva incarichi di rilievo sia all'interno del Sindacato Nazionale Agenti (componente dell'Esecutivo Nazionale) che del Gruppo Agenti UIA (responsabile della commissione ANA Mandati e presidente del Collegio dei Probiviri).
Il rosario si terrà venerdì 24 gennaio, alle 10.30 ed il funerale subito dopo alle ore 11.00, presso la Parrocchia Natività di Maria Vergine (Via San Carlo 6, Arona).
Nelle parole del presidente Filippo Gariglio e del vicepresidente Roberto Conforti, il ricordo di un uomo - un amico - di eccezionale levatura.
In ricordo di Vittorio Zenith Amico, agente e consigliere Uea Un Presidente ha il "dovere" di ricordare e commemorare la scomparsa di un Consigliere ricordando le tante cose belle ed importanti che lo hanno visto protagonista, ma ora quello che più mi colpisce - nell'immediatezza della notizia che ci ha raggiunto proprio al termine del Consiglio Direttivo al quale Vittorio mi aveva preannunciato di non poter partecipare, confidandomi referti medici "che solo noi due sappiamo", con allegata una foto sorridente in un letto di ospedale - è il suo tratto umano. Di grande umanità. Di combattente per le cose giuste nei molti ambiti della vita in cui estrinsecava la sua poliedrica personalità. Un paladino di quell'etica che nel 2005 ci aveva accomunati nel premio “Etich and Insurance Award” conferitoci da Uea, nella prestigiosa Sala dei Cento, a Bologna. Perché Vittorio era un riferimento per tutti ed un “pilastro” morale e psicologico, su cui io come Presidente di Uea ho sempre potuto contare, anche nei momenti di solitudine ed ultime decisioni. Quello che si dice, senza voler abusare del termine, un amico vero, di quelli che Uea sa far nascere. Una di quelle rare persone che, anche se non le vedi spesso o le frequenti solo per ragioni professionali, percepisci subito come “grandi”, per lo spessore morale, per quell'intelligenza così acuta e insieme così profondamente umile che lo portava ad aiutare senza chiedere nulla in cambio e senza farti sentire inferiore. Un nostro "senatore" dal cuore grande che con noi ha spesso condiviso anche le gioie familiari, parlandoci con orgoglio dell'amato figlio. Grande "Vittorione", "Comandante Z", ci sarà il tempo per ricordare le tante gesta che portano il tuo nome nel mondo delle Assicurazioni, ed in particolare per gli Agenti di assicurazioni, per ora anche un "algido" e sabuado assicuratore, col groppo in gola e le lacrime agli occhi, ti saluta sapendo che gli mancherai. Mancherai a noi tutti, ma la tua immortalità sarà nei nostri cuori e vivrà nei tuoi insegnamenti di vita e nei consigli professionali che ci hai dispensato. Pur nella tristezza di questo momento, sono felice di averti potuto conoscere e di aver imparato così tanto in quel poco tempo che ti ho frequentato. Ciao Vittorio, so che sarai sempre al nostro fianco. Filippo Gariglio, Presidente di Uea …................................................................................................................................................................................................ Oggi è morto Vittorio Zenith. Niente in Uea sarà più come prima. Niente nel nostro mondo di intermediari assicurativi sarà più come prima. Mentre scrivo queste povere, sconclusionate, parole mi rendo conto che una persona magnifica come Vittorio non può e non deve essere rinchiusa all'interno di un perimetro. L'umanità di Vittorio non conosce confini, il suo cuore ha abbracciato il mondo e lui per il mondo intero ha vissuto. Ha vissuto anche per noi. Ha vissuto anche per me. Per questo non lo ringrazierò mai a sufficienza. Nel mercato assicurativo italiano, popolato da personaggi dotati di una formazione superficiale, ma di una solida ignoranza sottostante a sorreggerla, Vittorio brillava per un'intelligenza acuta e continua, per un sapere assicurativo alimentato non tanto e non solo dalla laurea alla Bocconi, ma da una curiosità vorace ed instancabile, con cui ha saputo costruirsi uno spessore professionale raro e prezioso. Mai occasione di vanto o di vanità. Mai alla ricerca di medaglie da mostrare. Ed è mio amico, e quando un amico ti lascia porta con sé un pezzetto del tuo cuore e nel tuo cuore resta un buco, un buco che fa male, tanto male. Però questo male io lo voglio tenere stretto, lo voglio ascoltare, per ricordare. Sempre. Ciao Vittorio, ho scritto questi pensieri in tuo onore e per alleviare un poco il peso che ho nell'anima. Spero che esista una qualche forma di energia che ci faccia ritrovare da qualche parte nell'universo, nel frattempo continua ad assisterci. Ti voglio bene, tanto. Roberto Conforti Vicepresidente di Uea |