Report III Workshop "Danni ambientali" | Brescia 2016

La Lombardia è la "Terra dei fuochi 2.0", la "discarica d'Europa". Brescia "la città che galleggia sui veleni". La mattinata di lavori organizzata dall'Unione Europea Assicuratori all'Università di Brescia ha preso avvio con alcuni dei titoli di giornale che, in tempi recenti, hanno catalizzato l'attenzione sul tema drammatico del danno ambientale, anche nel nord della Penisola. Come sempre, Uea ha inquadrato la questione da un punto di vista generale, accennando ad alcuni macro eventi - il caso Caffaro, la falda di Giuliano, l'inquinamento di terreni e falde acquifere e le conseguenti ricadute sulla salute di migliaia di cittadini - per poi scendere sul piano assicurativo, in termini di analisi dei rischi e delle coperture presenti sul mercato e di gestione ottimale dei sinistri.
In tal senso, la consigliera Uea Marina Robino ha evidenziato l'importanza che "le imprese possano contare su una specifica copertura assicurativa dedicata al rischio inquinamento improvviso e graduale, diversa dalla semplice estensione all'inquinamento accidentale fornita dalle classiche coperture di Rc Generale". In particolare Robino ha richiamato l'attenzione sul ruolo chiave che deve svolgere l'intermediario sia in termini di una corretta disamina del rischio che di adeguatezza della proposta assicurativa.

L'intervento del consigliere Vittorio Brambilla di Civesio ha invece tracciato una panoramica complessiva dei danni naturali e catastrofali nel nostro paese. Anche qui, dopo un excursus generale si è scesi nel concreto delle coperture assicurative e sulla necessità di costituire un fronte comune per spingere il mondo politico verso la costituzione di un modello pubblico-privato per la copertura di questi rischi. Brambilla ha ricordato le proposte avanzate da Uea all'indomani del terremoto de L'Aquila e approfondito nel dettaglio le soluzioni elaborate dai principali Paesi europei. 
A chiudere la prima sessione sono state le relazioni dei partner Uea D.A.S. Assicurazioni e Gruppo Per finalizzate ad implementare il bagaglio di soluzioni specialistiche che un intermediario può offrire ai propri clienti in tema di disaster recovery e tutela legale (con particolare riferimento al Dlgs 231/2001 per quanto concerne i danni ambientali). Un focus ad hoc è stato invece dedicato da Asacert alle novità di maggior interesse per il mondo assicurativo contenute nel nuovo Codice Appalti.
 
La seconda sessione ha invece approfondito il tema della governance del patrimonio e del passaggio generazionale, argomenti ampiamente dibattuti all'estero che stanno diventando di particolare attualità anche in Italia, tanto da essere diventati oggetto di uno specifico master dell'Università di Brescia. A parlare in dettaglio della fiscalità delle polizze vita sono stati proprio due docenti del corso - Giuseppe Corasaniti e Leonardo Bugiolacchi - che hanno focalizzato l'attenzione soprattutto sui requisiti di impignorabilità e insequestrabilità, cardini della funzione previdenziale di questi strumenti, particolarmente esposti al rischio di un'eccessiva finanziarizzazione.
Infine, l'intervento del presidente di Kleros Massimo Doria ha chiarito i vantaggi della pianificazione successoria presentando diversi scenari "sliding doors": cosa succede in caso di premorienza ai patrimonio, di famiglie o aziende, non adeguatamente tutelati attraverso opportuni strumenti finanziari e assicurativi? La differenza ancora una volta la può fare l'intermediario, la sua conoscenza dei rischi, le sue competenze trasversali e la sua capacità di creare relazioni di fiducia.

Gli atti del convegno saranno oggetto di un apposito Dossier di Attualità Uea, mentre le slide saranno a disposizione dei soci sul sito, previo login.


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